Vi presentiamo un ospite speciale! Giulio Minelli pilota veterano della Parigi-Dakar, originario di Costa Volpino, coltiva la passione per i motori dall’età di 15 anni e ad oggi colleziona 27 appuntamenti della nota gara, in futuro spera di collezionare altri traguardi.
Abbiamo avuto l’onore di intervistarlo per raccontare la sua esperienza.
Il ricordo della prima Parigi Dakar?
Dalla prima Parigi Dakar non sai cosa ti aspetta. All’inizio le gare erano proprio “disumane” nel senso vero della parola: si comprava la bussola dall’orefice per seguire la navigazione e ci aiutavamo con dei “book di fogli” (così definiti dal pilota) che indicavano le direzioni. Non avevamo assistenza, dovevamo portarci i ricambi della Honda da soli, viaggiavamo giorno e notte.. insomma in 21 giorni si dimagriva di 28 chili. La regola era: partivamo in 100 e arriviamo in 25. E’ stata un’esperienza bellissima, ma durissima allo stesso tempo, alla fine siamo arrivati quinti.. un bel ricordo.
Un ricordo dell’ultima Parigi Dakar?
Nell’ultima Dakar siamo arrivati tredicesimi con un camion molto performante, da 110 cavalli costruito in Cecoslovacchia. Abbiamo avuto un po’ di problemi in quanto è stata una gara un po’ particolare, con tanta pioggia e un clima freddo. Di notte si dormiva in tenda, sotto la pioggia battente, e con la moto eravamo molto in difficoltà: per la prima metà è stata una gara più di fango che di sabbia, ma successivamente il tempo è cambiato, donandoci anche belle dune di sabbia - il terreno che piace a noi!
Il ricordo più bello che hai della Dakar?
Nel 1986 eravamo quarti in classifica, avevamo il nostro camion in assistenza e a disposizione solo due trazioni. Arrivati all’inizio di un lago secco, c’erano i primi quattro camion degli avversari bloccati.
Decido quindi di scendere a piedi e cercare il percorso. Alla fine infatti siamo riusciti a passare creando e mantenendo un distacco dagli avversari che ci ha concesso di vincere così la Dakar.
Che augurio vuoi lasciare a tutti coloro che vorrebbero fare una Parigi Dakar ma non sanno da dove iniziare? Cosa serve per cominciare?
Non servono indicazioni particolari. Bisogna avere passione, voglia e credere nei propri sogni: se ci credi alla fine riesci a fare tutto quello che vuoi - anche se sei un ragazzo semplice e di montagna come ero io.