Una storia di dedizione e amore per lo sport che attraversa diverse discipline e generazioni.
Federico Miaschi, noto cestista Blubasket, nativo di Genova, porta con sé una narrazione sportiva che si intreccia strettamente con le radici familiari e la passione per il basket.
Federico, classe 2000, è cresciuto respirando il basket fin dai primi passi, influenzato profondamente dalla carriera amatoriale di suo padre. Il giovane atleta ha sempre percepito un forte legame con lo sport, una passione che lo ha portato a lasciare casa a soli 14 anni per inseguire i suoi sogni, proprio come fece suo padre prima di lui. Oggi gioca nella squadra Blu Basket a Treviglio, una città che ha scelto per la seconda volta nella sua carriera, segnando un ritorno significativo dopo un breve periodo a Piacenza.
Il viaggio sportivo di Federico non si limita solo al parquet. La sua affinità con il calcio e il tifo fervente per il Genoa dimostrano che il suo amore per lo sport va oltre i confini del basket. Questa poliedricità riflette la bellezza dello sport, capace di unire persone di diverse discipline sotto lo stesso cielo di passione e competizione.
La stagione attuale è stata particolarmente memorabile per Federico e la sua squadra. Hanno raggiunto la finale della supercoppa, e nonostante la sconfitta, l'esperienza è stata profondamente formativa. "Il momento più bello di questa stagione", racconta Federico, "è stato nella prima parte dell'anno, quando abbiamo iniziato a conoscerci meglio come squadra, vincendo molte partite consecutive. Una di queste, contro il Cantù, è stata particolarmente emozionante."
Federico sottolinea anche l'importanza di mantenere il divertimento nel gioco, un consiglio che dà spesso a suo fratello minore, anch'egli cestista. "Divertirsi è fondamentale," dice, "perché prendere lo sport troppo seriamente può trasformarlo in un'ossessione."
Oltre al campo da gioco, Federico ha trovato un rifugio ideale durante il ritiro estivo da Alpen Chalet. "La temperatura fresca e l'ambiente montano ci hanno fatto sentire come in un sogno," descrive. "Siamo stati trattati meravigliosamente, abbiamo mangiato benissimo e abbiamo avuto l'opportunità di recuperare fisicamente. È stato davvero bello."
Il racconto di Federico ci dimostra che la vera essenza dello sport risiede nell'amore incondizionato per il gioco.